Presa di posizione sulla PAS

6 Gennaio 18

Generalmente le associazioni di famiglie monoparentali si costituiscono per far fronte a dei problemi concreti e specifici in uno stesso momento e lavorano per lo più con scarse risorse su poche tematiche essenziali. Per questo non stabiliscono un contatto diretto con tutte le famiglie monoparentali, ma soltanto con quelle che hanno esigenze dello stesso tipo.

Per quanto riguarda la cosiddetta PAS (sindrome da alienazione genitoriale), ne siamo stati informati sin dall’inizio dall’AGNA, l’associazione dei genitori non affidatari: benché abbiamo considerato ciò che ci è stato riportato al riguardo una triste realtà per cui sarebbe importante trovare adeguate soluzioni, il concetto di PAS ci è sempre apparso sospetto, in quanto non ci sembra essere portatore di benessere né per i figli né per la famiglia.

Va detto tuttavia che l’ATFMR non è costituita da specialisti del settore, bensì da famiglie monoparentali, quindi da persone che hanno vissuto sulla propria pelle e su quella dei propri figli un’esperienza comunque soggettiva. In ogni caso la maggior parte dei nostri soci – per il 93% sono madri – agisce spesso contro i propri interessi pur di salvaguardare una relazione seppur minima fra il padre e i propri figli, per questo motivo non abbiamo esperienza diretta del fenomeno della PAS o del mobbing genitoriale.

Dal momento che il concetto di PAS e di mobbing genitoriale stanno entrando nel linguaggio e vengono viepiù usati dai professionisti che si occupano di separazione e di divorzio, ci è sembrato importante raccogliere alcune voci discordanti che ci pare siano troppo importanti per essere ignorate. Proponiamo questa nuova prospettiva sulla PAS con la speranza di riuscire a dare vita ad una discussione tra le persone coinvolte, soprattutto tra gli specialisti, per dare un aiuto tangibile a tutte le famiglie “spezzate”, sia quelle che interessano dei minori tenuti ingiustificatamente lontani dai propri genitori, sia quelle in cui sono presenti minori vittime di abusi: ci auguriamo che per ognuno di essi sia possibile trovare una soluzione concreta adeguata!

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PAS, UNA PSEUDOTEORIA?

Concepita da Richard Gardner, personalità discussa e controversa nell’ambito della psichiatria infantile americana degli anni Ottanta, e diffusasi inizialmente soprattutto negli Stati Uniti ed in Inghilterra, la nozione di PAS, la sindrome da alienazione genitoriale (dall’acronimo inglese Parental Alienation Sindrome), si sta diffondendo anche dalle nostre parti in seguito alle rivendicazioni delle associazioni dei padri e alle prassi giuridiche relative al diritto di custodia dei figli nelle separazioni e nei divorzi conflittuali.  Questa malattia sarebbe prodotta da una programmazione dei figli da parte di un genitore alienante, quasi sempre la madre, che opererebbe un lavaggio del cervello sul minore: ciò lo porterebbe a esprimere dei sentimenti ostili nei confronti del genitore alienato, il padre, fino a rifiutarsi di incontrarlo. Quest’ultimo, credendosi vittima della PAS, sporge quindi denuncia per ottenere l’affidamento del bimbo ignorando completamente i desideri del minore ritenuto manipolato.
Benché sulla PAS non vi siano stati riscontri scientifici in ambito medico, nei Paesi in cui è stata riconosciuta dal legislatore come una sindrome vera e propria, i tribunali sono arrivati a trasferire, indipendentemente dalla volontà dei minori, la custodia dalla madre al padre. Sebbene non abbia dunque una rilevanza clinica né possa essere considerata ammissibile come categoria psichiatrica, alcuni giudici si sono affidati a questa pseudoteoria anche quando esistevano fondati sospetti di molestie a sfondo sessuale o addirittura laddove erano stati accertati casi di abuso sessuale vero e proprio da parte del padre e per questa ragione il minore si rifiutava di vederlo. Il riconoscimento della PAS può quindi risultare pericoloso, poiché questa presunta sindrome potrebbe venire utilizzata in modo strumentale da chi vuole ottenere l’affidamento dei figli formulando un’accusa di PAS mentre è colpevole di reati di violenza sessuale.
In Germania iniziano a farsi strada studi critici che ne denunciano l’infondatezza scientifica e la pericolosità del suo utilizzo nei tribunali, mentre alcuni gruppi femministi hanno dato vita ad una campagna online di opposizione alla PAS, anche se riconoscono la possibilità che esistano forme di mobbing genitoriale nelle controversie in materia di divorzio e di affidamento dei figli parlando di PA, ossia di alienazione parentale, che esclude il concetto di sindrome: in ogni caso “il problema è che sia gli assertori della PAS, sia quelli della PA rischiano di non distinguere tra i minori ostili nei confronti di un genitore a causa di un abuso o di trascuratezza e coloro che sono stati alienati a causa di un condizionamento”. Il problema dunque persiste e la PA potrebbe essere usata per non prendere in considerazione accuse di pedofilia.
Il quesito che si pone è dunque il seguente: la PAS non potrebbe divenire un pretesto per ottenere l’impunità dei genitori che abusano dei propri figli? Nei Paesi anglofoni che ne hanno fatto prima di noi esperienza diretta e hanno visto le conseguenze della sua applicazione a livello giuridico, i dubbi maturati su di essa sono cresciuti fortemente tanto che essa viene definita su Wikipedia, nel sito in lingua  inglese che vi proponiamo qui di seguito tradotto in italiano, “una pseudoscienza o una scienza spazzatura”,  mentre nelle pagine in italiano e in francese essa viene descritta in modo apparentemente più prudenziale, proprio perché le sue origini e i suoi effetti non sono ancora probabilmente noti e studiati a fondo dalla comunità scientifica.

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Sindrome da alienazione genitoriale, traduzione in italiano del testo originale inglese pubblicato su Wikipedia