Perchè parlare di custodia alternata
La custodia alternata è una realtà ancora poco conosciuta e poco tematizzata nella Svizzera italiana. Un elemento che ci fa capire quanto siano necessari degli approfondimenti su questo tema è il fatto che, cercando dei dati aggiornati su quante fossero in Ticino le famiglie che adottano questa soluzione di custodia e su quale fosse l’evoluzione possibile nel corso degli ultimi anni, ci siamo resi conto che purtroppo questi dati ancora mancano.
L’unico dato che viene spesso citato riguarda l’insieme della Svizzera. Si dice spesso che a livello svizzero circa un sesto dei genitori separati condividono più o meno equamente la custodia dei propri figli. È un dato però che proviene dall’indagine sulle famiglie e le generazioni del 2018, quindi in realtà può rendere poco conto di quella che è la possibile evoluzione dopo l’introduzione nel nuovo diritto di famiglia del dovere per l’autorità competente di esaminare su richiesta di un solo genitore la possibilità di custodia alternata, avvenuta nel 2017. Inoltre questo è un dato nazionale, quindi non ci dice nulla sulle possibili differenze a livello regionale e su quale sia la situazione in Ticino.
Negli ultimi mesi il tema è tornato ancor più da attualità perché a livello federale è stato dato seguito dalle Commissioni degli Affari Giuridici del Consiglio Nazionale prima, del Consiglio degli Stati poi, a un’iniziativa parlamentare – Kamerzin – volta a favorire la custodia alternata anche in caso di conflittualità tra i genitori. È stato dato mandato alla Commissione degli Affari Giuridici del Consiglio Nazionale di elaborare entro i prossimi due anni una proposta di riforma in questo senso .
Per tutte queste ragioni ci sembra che quello della custodia alternata sia un tema assolutamente d’attualità e per questo riteniamo particolarmente utile fare il punto della situazione e a stilare un bilancio anche di quella che è stata l’evoluzione negli ultimi anni. Sappiamo che il tema della custodia alternata è un tema delicato, che può dare adito anche a discussioni accese, ma il nostro auspicio è quello di riuscire ad avere una discussione aperta e costruttiva, in cui venga sempre messo al centro al centro ciò che più conta, cioè il bene del bambino