Tavola Rotonda

Nelle nostre professioni volte a garantire il bene del minore, rischiamo di affrontare, nella maggior parte dei casi inconsciamente e spinti da buone intenzioni, gli interessi del bambino da un punto di vista che appartiene alle nostre scelte di vita. Molto spesso chi si occupa di educazione si rende conto che l’approccio che ha con i bambini è di natura educativa, o magari chi viene da un ambito giuridico avrà una tendenza a vedere questi temi da un punto di vista che ha più a che fare con gli aspetti giuridici.

 

Dobbiamo sforzarci di integrare quanto più possibile tutte le diverse prospettive, perché affrontare  i temi legati ai bisogni del bambino, alla loro centralità, usando punti di vista “parziali”  rischia di far declinare l’intervento educativo che promuoviamo con i bambini solo da un punto di vista tecnico. E se questo succede, allora il bambino passa in secondo piano perché a prevalere sono le tecniche di relazione prima ancora che la relazione in quanto tale.

 

Introduzione alla Tavola Rotonda – Ilario Lai

Prime evidenze sulla custodia alternata

In Svizzera circa il 16% delle famiglie è monoparentale e nell’80% dei casi è la donna ad essere la capofamiglia.

I primi studi disponibili sulla custodia alternata offrono alcuni dati interessanti sui benefici e le criticità di questo modello familiare Approfondisci. Per capirne la validità, bisogna uscire dall’astrazione e vedere la sua applicazione nei casi pratici.

Vengono confermate alcune evidenze, non solo dagli studi ma anche dagli addetti ai lavori: la custodia alternata funziona sicuramente bene dove esiste una parità di genere tra i genitori – quindi un’equa distribuzione dei compiti genitoriali – precedente la separazione, condizioni economiche favorevoli per entrambe le parti, politiche sociali di supporto alla genitorialità che favoriscono la parità di genere (per esempio asili nido, etc) e relazioni  tra genitori che permettono dialogo e negoziazione.

Perché parlare di custodia alternata

La custodia alternata è una realtà ancora poco conosciuta e poco tematizzata nella Svizzera italiana.

Mancano dati su quante sono le famiglie in Ticino che hanno adottano questa soluzione di custodia nel corso degli anni.

I dati disponibili, pubblicati nel 2018, sono solo a livello nazionale e non rilevano possibili sviluppi dell’utilizzo della custodia alternata, a seguito delle variazioni apportate al tema nel diritto di famiglia nel 2017.

È estremamente utile provare a fare il punto della situazione e stilare un bilancio di quella che è stata l’esperienza della custodia alternata fino ad oggi. Approfondisci

Inquadramento giuridico della custodia alternata

Nel 2000 la nuova legge sul divorzio ha sottolineato la facoltà di entrambi i genitori di esercitare congiuntamente l’autorità parentale. Nel 2014 l’autorità parentale congiunta è diventata la regola nelle separazioni e nei divorzi. Nel 2017 è stato introdotto nel codice civile il concetto di custodia alternata. Attualmente vi sono iniziative politiche volte a far prevalere la custodia alternata in caso di autorità parentale congiunta, anche in presenza del rifiuto di uno dei genitori.

Soprattutto in questi casi, dove vi è il disaccordo dei genitori sul tipo di custodia da attuare, un Rapporto del Consiglio Federale indica come sia cruciale un percorso di mediazione che accompagni i genitori nella gestione di conflitti, anche reso obbligatorio dalla decisione di un tribunale.

Attualmente la prassi indica che il rigetto delle domande di custodia alternata è dovuto principalmente

✔️ alla distanza geografica

✔️ al rischio per la stabilità del figlio

✔️ al conflitto tra i genitori, quando è giudicato troppo intenso per questa modalità di custodia. Approfondisci.

Aspetti concreti nell'applicazione della custodia alternata

Si parla di custodia alternata quando i figli passano con i genitori una certa quantità di tempo, ovvero una ripartizione del  50/5o, o 40/60, o almeno 1/3 e 2/3.

Nella convenzione o nella sentenza è importante indicare sia la quota di accudimento che le modalità con cui i genitori si organizzano per regolamentare il tempo con i figli, allo scopo di evitare contrasti futuri.

Ci sono diverse soluzioni per definire il calendario tra i due genitori:

✔️ alternativamente una settimana intera con ciascun genitore, che comprende un fine settimana alternato;

✔️ metà settimana con ciascun genitore, il weekend alternato;

✔️ nelle situazioni in cui uno o entrambi i genitori fanno i turni, fissazione della quota di accudimento nella convenzione o sentenza, approvazione del calendario tra genitori su base mensile;

✔️ suddivisione per fasi della giornata, allo scopo di conciliare meglio le necessità dei genitori e dei figli in base agli impegni di lavoro (per esempio i figli vanno a mangiare a casa di un genitore perché l’altro è impegnato).

Per quanto riguarda il contributo finanziario, esso viene determinato in base

✔️ alla capacità finanziaria di ciascun genitore e

✔️ alla quota di accudimento dei figli, come nei casi di percentuali asimmetriche. Approfondisci

L'importanza della mediazione familiare

Nella realizzazione di un progetto di custodia alternata la mediazione familiare assume ancora di più un ruolo importante, perché  questo modello familiare prevede uno scambio frequente fra i genitori e tra genitori e figli, oltre a un ampliamento degli ambiti di negoziazione.

Quando i genitori si avvalgono della mediazione, raggiungono l’obiettivo di non delegare le decisioni sull’organizzazione familiare a terzi e scardinano il processo decisionale dalla logica vincitore – vinto, idealmente tutti escono vincitori in un processo di riorganizzazione familiare, proprio perché si cerca di fare emergere delle soluzioni che siano sostenibili per tutti i membri di quel sistema familiare. Approfondisci

 

Le strutture di supporto sul territorio

    Nel Canton Ticino ci sono 4 consultori familiari, due fanno capo all’Associazione Comunità Familiare con sedi a Lugano e a Bellinzona, due all’associazione Centro Studi Coppia Famiglia con sedi a Mendrisio e a Locarno.

    Le tre principali aree di consulenza sono:

    ✔️ servizio di consulenza alla persona, alla coppia e alla famiglia;

    ✔️ servizio di mediazione familiare;

    ✔️ servizio di ascolto dei figli minorenni.

    L’accesso ai consultori è garantito a tutte le persone a tutte le forme di famiglia, indipendentemente dallo statuto giuridico, dall’orientamento religioso o dalla nazionalità.

    Per poter permettere l’accesso al maggior numero di persone,  i consultori applicano un tariffario concordato e approvato dal Canton Ticino, che prevede una tariffa oraria basata sul reddito, che va da un minimo di 30 franchi a un massimo di 200 franchi. Approfondisci.

    L'ascolto dei figli

    Cosa passa nella testa dei figli quando, a un certo punto, si sentono dire dai genitori che si separano? 

    È una decisione importante che li coinvolge, che li riguarda proprio come soggetti attivi di una trasformazione, da cui scaturisce la loro necessità di esprimere quello che stanno provando e quali sono i loro bisogni, con l’obiettivo di dare ai genitori le informazioni necessarie per prendere le decisioni giuste.

    Per questa ragione è fondamentale che i genitori si mettano all’ascolto dei figli, stando attenti ad evitare quegli errori (approfondisci) che potrebbero inibire la comunicazione.