Fasi di vita monoparentale – Separazione/divorzio
Fase 1
La separazione di fatto dal partner si è concretizzata.
La situazione può variare considerevolmente su un ipotetico asse tra ampio accordo e disaccordo completo o su singolo punti.
In generale le problematiche legate a questa fase riguardano le difficoltà che si incontrano nel tenere sotto controllo la situazione.
Bisogna prendere molte decisioni su questioni fra loro correlate e avere pazienza prima che si possa procedere verso la tappa successiva che però, se procrastinata, può far perdere al genitore rimasto solo delle opportunità importanti per un futuro sereno.
Se, ad esempio, volessi affittare un appartamento di tre locali, benché non conosca ancora l’importo degli alimenti che verranno versati per mia figlia, dovrei decidere fra due possibilità: la prima è quella di rischiare a prendere il trilocale, la seconda invece è quella di trasferirmi in un bilocale che potrò pagare sicuramente, in cui però non potrò restare a lungo e da cui me ne dovrò presto di nuovo andare perché troppo piccolo.
Alla fine sorge il dubbio: che influenza potrebbe avere questa o quella scelta sulla modalità di assegnamento degli alimenti?
Nel caso in cui si stesse negoziando la convenzione di divorzio, il lavoro di contrattazione potrebbe risultare molto estenuante, poiché potrebbe esacerbare le problematiche non risolte della coppia, ma proprio per questo, prima di prendere decisioni, potrebbe essere un’opportunità interessante quella di provare ad assumere un nuovo atteggiamento, o una nuova visione delle cose, che getti le fondamenta per un futuro equilibrio di tutta la famiglia.
Un avvocato che lavora con etica e buon senso, oppure il lavoro di un bravo mediatore, può rappresentare un aiuto prezioso.
Se il divorzio è invece già entrato in vigore, ci troviamo in una fase di transizione verso un nuovo orientamento, con dei sentimenti di insicurezza e la sensazione di essere stati travolti dagli eventi.
Fase 2
Il divorzio è entrato in vigore, le sue clausole vengono applicate alla vita quotidiana e possono ancora portare a delle discussioni con l’ex-partner.
La seconda fase contiene in sé il prezioso seme di un nuovo equilibrio familiare. Strategie di collaborazione e di definizione dei limiti devono essere negoziate e messe in pratica. L’impegno e la cura nella gestione della comunicazione richiedono ancora molte energie.
Malgrado non sia ancora semplice relazionarsi serenamente con l’ex-partner, i bambini si sono abituati alla nuova impostazione della loro vita, ciò nonostante hanno bisogno di sentire che i loro genitori si stanno impegnando e che sanno contrattare per il loro bene la suddivisione dei compiti genitoriali.
La chiarezza della nuova situazione è sempre più definita e riconosciuta dall’intera famiglia.
Fase 3
Il divorzio fa parte del passato ed è stato assimilato. Si è già in una fase di ricostruzione di un tempo composto dalle consuetudini del dopo-divorzio e l’orientamento progettuale dei membri della famiglia è rivolto al presente e al futuro.
Si riconoscono gli alti e bassi della vita come dei cicli naturali che tutti devono affrontare.
Nelle situazioni in cui è soprattutto un genitore ad occuparsi dell’educazione dei figli, i loro mutamenti e momenti di crisi possono risultare pesanti o di difficile gestione, anche a causa della mancanza della suddivisione del carico di responsabilità e di un fronte congiunto dei genitori rispetto ai figli.
Cercare alleati, anche tra i professionisti, è un grande atto di responsabilità e dedizione!